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Condannato a 4 anni Michelangelo Nava, maestro di karatè.

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Condannato a 4 anni Michelangelo Nava, maestro di karatè.

La sua storia è stata a lungo tenuta nascosta. Pochi gli articoli sui fatti realmente accaduti. Ignorate completamente dalle Federazioni sportive di ogni ordine e grado ( a breve pubblicheremo un po’ di documenti al riguardo) le richieste di intervento da parte delle vittime.
Forse perchè, come spesso qua gridiamo, esistono pedofili di serie A e pedofili di serie b. E quelli di serie A vanno protetti per mantenere immacolate facciate dietro le quali, di immacolato non c’è nulla da diverso tempo.
Ma andiamo in ordine.
Nel periodo dal 2002 al 2008 il noto maestro di karatè Michelangelo Nava, (classe 1960 bergamasco), molto attivo e conosciuto nel suo ambiente ha abusato di alcune allieve. A lui affidate per eccellere (cosa che peraltro faranno) nello sport, ma finite in un girone che una di loro ha definito con parole eloquenti: “infernale”.
A Bergamo nel 2011 dopo un lungo doloroso processo, dove le vittime si ritrovano a rivivere abusi ed umiliazioni, il Tribunale emette una condanna ad una pena di gran lunga superiore (sette anni e sei mesi) a quella richiesta dal Pubblico Ministero (3 anni e 4 mesi).
Ora pochi giorni fa (per l’esattezza il 20 giugno 2013) a Brescia il processo di appello. Che ha riportato la pena, confermandone la grave motivazione degli abusi, ad un totale di anni 4, confermando l’interdizione dai pubblici uffici.

Inutile dire che la campagna a favore del maestro è ripartita alla grande:
leggete ad esempio questo commento, l’unico lasciato su un sito internet di un giornale locale bergamasco e capirete perché oggi finalmente decidiamo di scendere in campo e tutelare le vere vittime che peraltro fanno parte del nostro coordinamento nazionale vittime pedofilia:

“Ma lasciate in pace questo maestro! Ormai al giorno d’oggi non si può fare più nemmeno uno sport individuale come il karate per finire nei guai?! Dovrebbero denunciarmi ogni volta che entro in palestra allora! E’ normale che una posizione va corretta toccando il bambino/a-ragazzo/a ! Parliamo allora dell’educazione data dal calcio? Sono rimasta di sasso l’ultima volta che in oratorio ho assistito ad una partita dei pulcini… bestemmie, insulti, esclamazioni poco signorili, e il tutto dagli stessi genitori! Bisognerebbe insegnare cosa è davvero giusto e cosa è sbagliato ai giovani d’oggi. Vicina al Maestro di Karate, che stimo tantissimo.”

Il post è firmato da tale ALICELABIONDA, che specifica il proprio colore forse per differenziarsi da ALICELABRUNA, ALICE LAMORA e via tutto il circo per intero…..ma al di là della firma spiega cosa ancora debbano subire le ragazze abusate dal Nava.

Così come il vergognoso articolo uscito sul processo di secondo grado che fa intuire ai lettori che in realtà il povero maestro sia stato condannato per dei “palpeggiamenti” male interpretati, o meglio “per dei normali contatti fisici finalizzati all’addestramento ed all’allenamento del corso di karatè”.
Unica risposta possibile a questa campagna denigratoria, leggere la sentenza di primo grado per vedere quali reati gli sono stati imputati, in attesa delle motivazioni della sentenza di 2° grado che andremo a rendere pubblica e i cui fatti imputati, supponiamo restino inalterati…..(ma questo lo chiariremo a tempo debito, sentenza di secondo grado alla mano).
Nel 2011 Michelangelo Nava viene imputato per questo motivo:
a) (…) perché con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, in tempi diversi costringeva, MINORE A (nostro omissis – data di nascita 1992) a subire atti sessuali contro la sua volontà, in particolare la baciava, la toccava, anche nelle parti intime, si strofinava contro il suo corpo, la leccava, le faceva apprezzamenti lascivi e le chiedeva a sua volta di toccarlo e baciarlo.
Con l’aggravante di avere commesso i fatti nei confronti di persona infraquattoridicenne.
Con l’aggravante di avere commesso il fatto con abuso di autorità nei confronti di un’allieva, trattandosi di allenatore di Karate.
In Treviolo (Bg), Grado, Cesenatico e altrove dal 2004 al 2007.

b) (…) perché con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, in tempi diversi costringeva, MINORE B (nostro omissis – data di nascita 1990) a subire atti sessuali contro la sua volontà, in particolare la baciava, la toccava anche nelle parti intime, si strofinava contro  il suo corpo, in una occasione si leccava un dito e glielo metteva in bocca, le mandava messaggi lascivi e le chiedeva a sua volta di toccarlo e baciarlo.
Con l’aggravante di avere commesso i fatti nei confronti di persona infraquattoridicenne.
Con l’aggravante di avere commesso il fatto con abuso di autorità nei confronti di un’allieva, trattandosi di allenatore di Karate.
In Verona, Grado, Fai della Paganella e altrove dal 2003 al 2007.

c) (…) perché con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, in tempi diversi costringeva, MINORE C (nostro omissis – data di nascita 1987) a subire atti sessuali contro la sua volontà in particolare la baciava, la toccava anche nelle parti intime, le prendeva la mano e si faceva toccare nella zona pubica, le faceva apprezzamenti lascivi.
Con l’aggravante di avere commesso i fatti nei confronti di persona infraquattoridicenne.
Con l’aggravante di avere commesso il fatto con abuso di autorità nei confronti di un’allieva, trattandosi di allenatore di Karate.
In Treviolo e Ambivere, dal 2000 al 2005.

d) (…) perché con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, in tempi diversi costringeva, MINORE D (nostro omissis – data di nascita 1986) a subire atti sessuali contro la sua volontà, in particolare, in una occasione toccandole in seno e i glutei e alte volte toccandole le cosce.
Con l’aggravante di avere commesso i fatti nei confronti di persona infraquattoridicenne.
Con l’aggravante di avere commesso il fatto con abuso di autorità nei confronti di un’allieva, trattandosi di allenatore di Karate.
In Mapello e altrove dal 1998 al 2003.

Questi dicevamo i capi d’imputazione per cui fu chiamato a giudizio. Capi che ci permettiamo di dire, aprendo una parentesi di riflessione personale, ci fanno ancora oggi inorridire, soprattutto se pensiamo che questo soggetto ha continuato a svolgere il suo lavoro stando a contatto ogni giorno con minori coetanei delle ragazze abusate.
Questa la condanna in primo grado:

(…) I reati posti in essere dall’imputato possono ritenersi altresì avvinti dal nesso della continuazione essendo evidente la medesima finalità di soddisfazione sessuale sottesa agli stesi.
Avuto, pertanto, riguardo ai criteri di cui agl’art. 133 c.p. –  ed, in particolare al fatto che l’imputato aveva per anni insistentemente molestato le sue atlete, appare congruo irrogargli una pena di anni 7 e mesi 6 di reclusione (…). Nava è tenuto altresì al risarcimento dei danni morali e biologici subiti dalle persone offese, in considerazione della tangibile sofferenza patita dalle stesse e dai disturbi alimentari conseguenti agli abusi (…).

E su quest’ultimo punto vorremmo aprire una aprentesi prima di concludere questo primo articolo sul caso.
I danni delle vittime.
Che non sono stati solo quelli che avete letto qua sopra. Sono danni che su alcune di loro ancora continuano. Sia in termini di salute che di serenità.
Ed anche e soprattutto di ordine “sportivo”. Nel senso che le vittime (tutte dotate e brave campionesse) oggi hanno dovuto abbandonare quel mondo a cui in termini di premi e riconoscimenti, hanno dato tanto. Mondo che non le ha tutelate, anzi…tutt’altro….
Per fortuna hanno testa e cuore per eccellere in altri campi. La vita, in primis, che si stanno riprendendo dopo anni di buio e dolore.
Visti i tempi della legge ora si dovrà attendere almeno un altro anno prima della Cassazione che se confermerà quanto emerso dai primi due processi farà spalancare l e porte del carcere per il maestro.
A meno che non si verifichi un caso Bocchio bis. Pedofilo condannato in tre gradi di giudizio e poi datosi alla macchia grazie anche ai suoi contati internazionali….


Tu che cadi ma ti rialzi. Poesia di una vittima del maestro pedofilo.

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Tu che cadi ma ti rialzi. Poesia di una vittima del maestro pedofilo.

Continuiamo ad occuparci del caso del maestro di karate condannato anche in secondo grado per abusi sulle sue allieve.
Questa è la testimonianza di una di loro. Che dimostra quanta forza e quanta dignità abbiano i bambini che subiscono abusi. Quanto desiderio (poi raggiunto) di riscatto. Quanta voglia di vita.
E ancora una volta ci danno una grande lezione di vita. Peccato che alcuni allievi siano intellettualmente analfabeti, ed emotivamente sterili altrimenti da queste parole imparerebbero davvero tanto. Ed ogni riferimento a chi ci scrive chiedendo di prendere le distanze dal maestro pedofilo, dopo averlo frequentato fino all’altro ieri, è puramente VOLUTO.
 Ciao Max,
avevo 15 anni quando la scrissi…nel pieno nella merda… tanto dolore…ma anche tanta speranza… “capirai che nella tua misera mortalità sai essere immensamente forte”…lo sapevo già allora…

“E poi arriva una nuvola grigia che copre il sole
che fino a poco fa brillava così forte che guardarlo quasi ti accecava.
Tutto così sembra diventare scuro
tutto è vuoto
tutto è perso
lottare sembra inutile,
la nuvola è sempre lì
che ti guarda….e ride
sadicamente ride dei tuoi inutili sforzi per tenerti in piedi,
ride della tua disperazione,
ride di te, misero mortale
ma un giorno
quando le forze di lottare sembreranno svanite,
ecco che arriverà il vento,
che soffierà forte…soffierà forte…
e tornerà il sole
che pian piano scalderà la tua pelle orami fredda e pallida.
E così capirai che lottare non è stato inutile
che piangere, ma guardare avanti no né stato poi così ridicolo
CHE NELLA TUA MISERA MORTALITA’ SAI ESSERE IMMENSAMENTE FORTE.
Tu…che cadi…ma ti rialzi
Tu…che piangi…ma guardi avanti.”

Grazie Massimiliano Frassi…grazie Prometeo…perché mi avete fatto capire che quel vento ero io…che solo io potevo “soffiare”…e mi avete insegnato a non farlo…soffiando con me quando le forze non mi bastavano.

 

La Federazione Fijlkam ha rimosso da ogni incarico il maestro di karatè pedofilo.Mentre lui…

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La Federazione Fijlkam ha rimosso da ogni incarico il maestro di karatè pedofilo.

Michelangelo Nava karatè

Grazie alle pressioni nate dopo il nostro articolo:
http://www.massimilianofrassi.it/blog/condannato-a-4-anni-michelangelo-nava-maestro-di-karate.html

La Federazione ha finalmente preso un provvedimento verso il maestro di karatè bergamasco, Michelangelo Nava (Mario per gli amici) sospendendolo da tutti gli incarichi. Sul sito della Filjam trovate la conferma:
http://www.fijlkam.it/default.ashx?pagina=285

 

Ed ora aspettiamo che ripartano i palinsesti televisivi…..hehehehehhe.

Ah un’ultima nota: ovviamente ciò non impedisce al Nava di partecipare a gare e quant’altro. Né alla gente di pubblicare foto di minori insieme a lui come potete vedere cliccando su questo link:

http://www.karatepozzuolo.com/i-risultati/risultati-2013/11-maggio-4-trofeo-primavera-calolziocorte/

 

nota: fonte foto: Facebook

 

Dalla parte dei bambini! Sempre!

Le Iene intervengono sul caso del maestro pedofilo di karatè.

Meglio tardi che mai….

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Riportiamo questo comunicato apparso sul sito dell’ASD Ginnastica artistica Treviolo:

Michelangelo Nava karatè
<<Con il seguente comunicato e in merito alla sentenza qui riportata l’ASD Ginnastica Artistica Treviolo intende precisare che non esiste nessun legame con il sig. Michelangelo Nava e con la società Olimpia Karate Bergamo che è stata ed è tuttora, nonostante tutto, fruitrice degli spazi della palestra comunale di ginnastica artistica di Curnasco (Treviolo).

 

http://www.massimilianofrassi.it/blog/condannato-a-4-anni-michelangelo-nava-maestro-di-karate.html

 

http://www.massimilianofrassi.it/blog/la-federazione-fijlkam-ha-rimosso-da-ogni-incarico-il-maestro-di-karate-pedofilo-mentre-lui.html

 

http://www.massimilianofrassi.it/blog/dicono-che-un-maestro-di-karate.html

– See more at: http://ginnasticatreviolo.teamartist.com/about/notices/#sthash.5iRRZWhr.dpuf >>

L’estate dei fiori spezzati: mia riflessione sulle vittime di abuso!

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In vista della riunione per le nuove adesioni dell’associazione nazionale vittime di abuso un mia piccola riflessione, scritta dopo l’ultima dolorosa richiesta di aiuto.
 
fiore spezzato
 
Penso a voi. Ancora una volta. A tante storie, di follia, spesso macchiata di impunità. Resa possibile da silenzi e folli cecità.
Penso a come state lottando. A chi ce l’ha fatta. A chi ce la farà. Ma anche a chi è caduto. Per sempre.
Non penso a loro. Al loro squallido vociferare. Alle loro infamie. Ai loro inutili attacchi, sterili diffamazioni, utili boomerang.
Qua è di voi che torno a parlare, solo di voi.
C’è un’immagine che secondo me vi rappresenta.
E’ quella di un gruppo di fiori bellissimi, improvvisamente rovinati dalla tempesta. Di quelle che sbucano da dietro il sole. Un attimo prima eri lì a crogiolarti sotto i suoi caldi raggi un attimo dopo devi rifugiarti, in un angolo, bagnato fradicio.
E così dall’estate, ti risvegli in pieno autunno, con le poche foglie sane che cadono una dopo l’altra e le altre, ferite, ridotte a brandelli e subito catapultate avanti nel tempo, in pieno inverno. Con quel gelo che stende una indelicata patina sul cuore.
Intanto gli altri fiori, quelli che ti stanno intorno se ne sono andati.
Lontano.
Non sia mai che la loro “bellezza” sia “sporcata” dalla vostra vicinanza.
Come poter condividere un giardino quando il proprio vicino è ferito? Suvvia, si sa, “è la facciata che vuole la gente”. E quella deve essere immacolata.
Con tutti i petali di uguali dimensioni, al loro posto. Altro che cicatrice e ferite.
E i nostri fiori stanno lì…..convinti che non ci sia nulla da fare.
Qualcuno (sempre più pochi per fortuna) si arrende, lasciandosi portare via dal vento dell’inverno.
Lo ritroveremo….un giorno. Lontano da qui…..Rinato.
Altri invece riescono, con grandissima fatica, a rialzare il gambo proiettando i propri petali, la propria corona, verso il cielo.
Che da nero intenso, comincia a colorarsi.
Qualcuno si è avvicinato loro e mentre gli altri fiori, quelli belli, quelli “fighi” (come si diceva una volta), li ha colti e fatti finire in un vaso qualunque, ai nostri fiori nessuno viene in mente di strapparli, anzi.
Una volta avvicinato loro, quel qualcuno comincia a ripulire la terra che è intorno. Si tolgono le zecche, i parassiti, quegli insetti virulenti che ben conoscete ed i cui nomi sapete meglio di me, e si permette alle radici di respirare.
Poi si cerca della terra nuova, fresca, pulita, poiché non sempre quel seme ha avuto la fortuna di attecchire in un terreno buono per lui.
Non ultimo si accarezzano, delicatamente, quei fragili petali.
Alcuni sono spezzati, altri bucherellati, ma la loro “pelle” lisa, si rigenererà.
Mentre li stai accarezzando dalle nubi dell’inverno fa capolino un raggio di sole, prima timido, poi sempre più caldo.
E ad una velocità che manco sapevi potesse esserci ti ritrovi catapultato in piena estate. E’ la vita. Che ha bisogno di te.
Perché, alla fine, resti il fiore più bello…..
Con la stima di sempre….
FIRMATO
Un umile giardiniere 😉
 
Beautiful_Flowers___Mountain1Nota:
Dimenticavo un passaggio importante.
Una volta cresciuti, quei fiori, genereranno altri fiori. Con un dna speciale. Quello che solo le persone buone, hanno dentro di sé.

beautiful-flowers-resize

I bimbi abusati muiono più volte. Una breve riflessione.

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In attesa del raduno nazionale vittime pedofilia, una breve riflessione:
”i bimbi abusati muoiono più volte”.
C’è un libro che mi sta molto a cuore. È del premio Nobel Josè Saramago e si intitola Il Vangelo secondo Gesù, sua personale riscrittura appunto della storia di Cristo, un Cristo sofferente, in perenne disequilibrio tra la sua parte umana (umanissima) e quella appunto divina.
Quando il libro uscì creò non poco scandalo ed il Nobel che quel anno pareva essere già nelle sua mani, fu rimandato di qualche tempo.
Mi è venuto in mente un passaggio di quel libro ieri, dopo il colloquio con una di voi. Una donna di circa 50 anni che mi ha detto una frase: “sai, io sono morta un sacco di volte, ma leggendo le testimonianze che da anni pubblichi, ho capito due cose: che non sono sola e che si può rinascere”.
Sul secondo punto abbiamo speso pagine e pagine (e continueremo a farlo), oggi pertanto mi soffermo sul primo punto. Ed a quello ricollego il libro.
Nel suo capolavoro Saramago ad un certo punto racconta l’episodio di Lazzaro. Solo che stavolta Gesù non lo fa rinascere, poiché una donna gli fa presente che nessuno dovrebbe provare per 2 volte la morte.
Ecco, quelli che io chiamo “i nostri bimbi” invece, nell’immane sofferenza in cui vengono catapultati, la morte l’hanno provata, una, due , tre nove, venti, cento volte.
Morendo nell’anima, prima che nel corpo, hanno dovuto (e spesso ancora devono) vivere e replicare più e più volte quel infinito dolore.
Però – c’è sempre un però che cambia il corso delle cose –  hanno anche avuto il dono di poter rinascere, una, due , tre nove, venti, cento volte. E quando hanno avuto l’opportunità, e la forza, di abbracciare la vita, tutti quei ripetuti lutti, sono finiti in fondo al pozzo nero che contiene i ricordi più inutili. E con loro i dolori che hanno generato.

Hai subito abusi? Chiedi scusa!

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femminicidio blog Massimiliano Frassi

 

Piemonte. Interno giorno.
Dovrebbe essere l’ultima udienza di un lungo processo. Lungo perché la legge italiana è così. Elefantiaca.
Lungo perché tra rinvii, giudici cambiati e altre pagliacciate, i tempi sono diventati davvero quelli di Matusalemme.
Ma non è di questo che vogliamo parlare, benchè già questo ci basterebbe, ma di una frase. Una sola. Detta dall’ex marito che per anni ha pestato selvaggiamente una donna.
Il quale oggi, convinto fosse arrivato il momento della sentenza, ha interrotto il giudice, con questa frase:
“Questa persona mi deve dire grazie”
“Perché è stata abusata all’età di Nove Anni
ed io ho deciso di sposarla lo stesso”.

Non crediamo serva aggiungere altro….

 

 


Condannato a 4 anni Michelangelo Nava, maestro di karatè.

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Condannato a 4 anni Michelangelo Nava, maestro di karatè.

La sua storia è stata a lungo tenuta nascosta. Pochi gli articoli sui fatti realmente accaduti. Ignorate completamente dalle Federazioni sportive di ogni ordine e grado ( a breve pubblicheremo un po’ di documenti al riguardo) le richieste di intervento da parte delle vittime.
Forse perchè, come spesso qua gridiamo, esistono pedofili di serie A e pedofili di serie b. E quelli di serie A vanno protetti per mantenere immacolate facciate dietro le quali, di immacolato non c’è nulla da diverso tempo.
Ma andiamo in ordine.
Nel periodo dal 2002 al 2008 il noto maestro di karatè Michelangelo Nava, (classe 1960 bergamasco), molto attivo e conosciuto nel suo ambiente ha abusato di alcune allieve. A lui affidate per eccellere (cosa che peraltro faranno) nello sport, ma finite in un girone che una di loro ha definito con parole eloquenti: “infernale”.
A Bergamo nel 2011 dopo un lungo doloroso processo, dove le vittime si ritrovano a rivivere abusi ed umiliazioni, il Tribunale emette una condanna ad una pena di gran lunga superiore (sette anni e sei mesi) a quella richiesta dal Pubblico Ministero (3 anni e 4 mesi).
Ora pochi giorni fa (per l’esattezza il 20 giugno 2013) a Brescia il processo di appello. Che ha riportato la pena, confermandone la grave motivazione degli abusi, ad un totale di anni 4, confermando l’interdizione dai pubblici uffici.

Inutile dire che la campagna a favore del maestro è ripartita alla grande:
leggete ad esempio questo commento, l’unico lasciato su un sito internet di un giornale locale bergamasco e capirete perché oggi finalmente decidiamo di scendere in campo e tutelare le vere vittime che peraltro fanno parte del nostro coordinamento nazionale vittime pedofilia:

“Ma lasciate in pace questo maestro! Ormai al giorno d’oggi non si può fare più nemmeno uno sport individuale come il karate per finire nei guai?! Dovrebbero denunciarmi ogni volta che entro in palestra allora! E’ normale che una posizione va corretta toccando il bambino/a-ragazzo/a ! Parliamo allora dell’educazione data dal calcio? Sono rimasta di sasso l’ultima volta che in oratorio ho assistito ad una partita dei pulcini… bestemmie, insulti, esclamazioni poco signorili, e il tutto dagli stessi genitori! Bisognerebbe insegnare cosa è davvero giusto e cosa è sbagliato ai giovani d’oggi. Vicina al Maestro di Karate, che stimo tantissimo.”

Il post è firmato da tale ALICELABIONDA, che specifica il proprio colore forse per differenziarsi da ALICELABRUNA, ALICE LAMORA e via tutto il circo per intero…..ma al di là della firma spiega cosa ancora debbano subire le ragazze abusate dal Nava.

Così come il vergognoso articolo uscito sul processo di secondo grado che fa intuire ai lettori che in realtà il povero maestro sia stato condannato per dei “palpeggiamenti” male interpretati, o meglio “per dei normali contatti fisici finalizzati all’addestramento ed all’allenamento del corso di karatè”.
Unica risposta possibile a questa campagna denigratoria, leggere la sentenza di primo grado per vedere quali reati gli sono stati imputati, in attesa delle motivazioni della sentenza di 2° grado che andremo a rendere pubblica e i cui fatti imputati, supponiamo restino inalterati…..(ma questo lo chiariremo a tempo debito, sentenza di secondo grado alla mano).
Nel 2011 Michelangelo Nava viene imputato per questo motivo:
a) (…) perché con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, in tempi diversi costringeva, MINORE A (nostro omissis – data di nascita 1992) a subire atti sessuali contro la sua volontà, in particolare la baciava, la toccava, anche nelle parti intime, si strofinava contro il suo corpo, la leccava, le faceva apprezzamenti lascivi e le chiedeva a sua volta di toccarlo e baciarlo.
Con l’aggravante di avere commesso i fatti nei confronti di persona infraquattoridicenne.
Con l’aggravante di avere commesso il fatto con abuso di autorità nei confronti di un’allieva, trattandosi di allenatore di Karate.
In Treviolo (Bg), Grado, Cesenatico e altrove dal 2004 al 2007.

b) (…) perché con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, in tempi diversi costringeva, MINORE B (nostro omissis – data di nascita 1990) a subire atti sessuali contro la sua volontà, in particolare la baciava, la toccava anche nelle parti intime, si strofinava contro  il suo corpo, in una occasione si leccava un dito e glielo metteva in bocca, le mandava messaggi lascivi e le chiedeva a sua volta di toccarlo e baciarlo.
Con l’aggravante di avere commesso i fatti nei confronti di persona infraquattoridicenne.
Con l’aggravante di avere commesso il fatto con abuso di autorità nei confronti di un’allieva, trattandosi di allenatore di Karate.
In Verona, Grado, Fai della Paganella e altrove dal 2003 al 2007.

c) (…) perché con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, in tempi diversi costringeva, MINORE C (nostro omissis – data di nascita 1987) a subire atti sessuali contro la sua volontà in particolare la baciava, la toccava anche nelle parti intime, le prendeva la mano e si faceva toccare nella zona pubica, le faceva apprezzamenti lascivi.
Con l’aggravante di avere commesso i fatti nei confronti di persona infraquattoridicenne.
Con l’aggravante di avere commesso il fatto con abuso di autorità nei confronti di un’allieva, trattandosi di allenatore di Karate.
In Treviolo e Ambivere, dal 2000 al 2005.

d) (…) perché con più azioni esecutive del medesimo disegno criminoso, in tempi diversi costringeva, MINORE D (nostro omissis – data di nascita 1986) a subire atti sessuali contro la sua volontà, in particolare, in una occasione toccandole in seno e i glutei e alte volte toccandole le cosce.
Con l’aggravante di avere commesso i fatti nei confronti di persona infraquattoridicenne.
Con l’aggravante di avere commesso il fatto con abuso di autorità nei confronti di un’allieva, trattandosi di allenatore di Karate.
In Mapello e altrove dal 1998 al 2003.

Questi dicevamo i capi d’imputazione per cui fu chiamato a giudizio. Capi che ci permettiamo di dire, aprendo una parentesi di riflessione personale, ci fanno ancora oggi inorridire, soprattutto se pensiamo che questo soggetto ha continuato a svolgere il suo lavoro stando a contatto ogni giorno con minori coetanei delle ragazze abusate.
Questa la condanna in primo grado:

(…) I reati posti in essere dall’imputato possono ritenersi altresì avvinti dal nesso della continuazione essendo evidente la medesima finalità di soddisfazione sessuale sottesa agli stesi.
Avuto, pertanto, riguardo ai criteri di cui agl’art. 133 c.p. –  ed, in particolare al fatto che l’imputato aveva per anni insistentemente molestato le sue atlete, appare congruo irrogargli una pena di anni 7 e mesi 6 di reclusione (…). Nava è tenuto altresì al risarcimento dei danni morali e biologici subiti dalle persone offese, in considerazione della tangibile sofferenza patita dalle stesse e dai disturbi alimentari conseguenti agli abusi (…).

E su quest’ultimo punto vorremmo aprire una aprentesi prima di concludere questo primo articolo sul caso.
I danni delle vittime.
Che non sono stati solo quelli che avete letto qua sopra. Sono danni che su alcune di loro ancora continuano. Sia in termini di salute che di serenità.
Ed anche e soprattutto di ordine “sportivo”. Nel senso che le vittime (tutte dotate e brave campionesse) oggi hanno dovuto abbandonare quel mondo a cui in termini di premi e riconoscimenti, hanno dato tanto. Mondo che non le ha tutelate, anzi…tutt’altro….
Per fortuna hanno testa e cuore per eccellere in altri campi. La vita, in primis, che si stanno riprendendo dopo anni di buio e dolore.
Visti i tempi della legge ora si dovrà attendere almeno un altro anno prima della Cassazione che se confermerà quanto emerso dai primi due processi farà spalancare l e porte del carcere per il maestro.
A meno che non si verifichi un caso Bocchio bis. Pedofilo condannato in tre gradi di giudizio e poi datosi alla macchia grazie anche ai suoi contati internazionali….

Tu che cadi ma ti rialzi. Poesia di una vittima del maestro pedofilo.

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Tu che cadi ma ti rialzi. Poesia di una vittima del maestro pedofilo.

Continuiamo ad occuparci del caso del maestro di karate condannato anche in secondo grado per abusi sulle sue allieve.
Questa è la testimonianza di una di loro. Che dimostra quanta forza e quanta dignità abbiano i bambini che subiscono abusi. Quanto desiderio (poi raggiunto) di riscatto. Quanta voglia di vita.
E ancora una volta ci danno una grande lezione di vita. Peccato che alcuni allievi siano intellettualmente analfabeti, ed emotivamente sterili altrimenti da queste parole imparerebbero davvero tanto. Ed ogni riferimento a chi ci scrive chiedendo di prendere le distanze dal maestro pedofilo, dopo averlo frequentato fino all’altro ieri, è puramente VOLUTO.
 Ciao Max,
avevo 15 anni quando la scrissi…nel pieno nella merda… tanto dolore…ma anche tanta speranza… “capirai che nella tua misera mortalità sai essere immensamente forte”…lo sapevo già allora…

“E poi arriva una nuvola grigia che copre il sole
che fino a poco fa brillava così forte che guardarlo quasi ti accecava.
Tutto così sembra diventare scuro
tutto è vuoto
tutto è perso
lottare sembra inutile,
la nuvola è sempre lì
che ti guarda….e ride
sadicamente ride dei tuoi inutili sforzi per tenerti in piedi,
ride della tua disperazione,
ride di te, misero mortale
ma un giorno
quando le forze di lottare sembreranno svanite,
ecco che arriverà il vento,
che soffierà forte…soffierà forte…
e tornerà il sole
che pian piano scalderà la tua pelle orami fredda e pallida.
E così capirai che lottare non è stato inutile
che piangere, ma guardare avanti no né stato poi così ridicolo
CHE NELLA TUA MISERA MORTALITA’ SAI ESSERE IMMENSAMENTE FORTE.
Tu…che cadi…ma ti rialzi
Tu…che piangi…ma guardi avanti.”

Grazie Massimiliano Frassi…grazie Prometeo…perché mi avete fatto capire che quel vento ero io…che solo io potevo “soffiare”…e mi avete insegnato a non farlo…soffiando con me quando le forze non mi bastavano.

 

La Federazione Fijlkam ha rimosso da ogni incarico il maestro di karatè pedofilo.Mentre lui…

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La Federazione Fijlkam ha rimosso da ogni incarico il maestro di karatè pedofilo.

Michelangelo Nava karatè

Grazie alle pressioni nate dopo il nostro articolo:
http://www.massimilianofrassi.it/blog/condannato-a-4-anni-michelangelo-nava-maestro-di-karate.html

La Federazione ha finalmente preso un provvedimento verso il maestro di karatè bergamasco, Michelangelo Nava (Mario per gli amici) sospendendolo da tutti gli incarichi. Sul sito della Filjam trovate la conferma:
http://www.fijlkam.it/default.ashx?pagina=285

 

Ed ora aspettiamo che ripartano i palinsesti televisivi…..hehehehehhe.

Ah un’ultima nota: ovviamente ciò non impedisce al Nava di partecipare a gare e quant’altro. Né alla gente di pubblicare foto di minori insieme a lui come potete vedere cliccando su questo link:

http://www.karatepozzuolo.com/i-risultati/risultati-2013/11-maggio-4-trofeo-primavera-calolziocorte/

 

nota: fonte foto: Facebook

 

Dalla parte dei bambini! Sempre!

Le Iene intervengono sul caso del maestro pedofilo di karatè.

Meglio tardi che mai….

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Riportiamo questo comunicato apparso sul sito dell’ASD Ginnastica artistica Treviolo:

Michelangelo Nava karatè
<<Con il seguente comunicato e in merito alla sentenza qui riportata l’ASD Ginnastica Artistica Treviolo intende precisare che non esiste nessun legame con il sig. Michelangelo Nava e con la società Olimpia Karate Bergamo che è stata ed è tuttora, nonostante tutto, fruitrice degli spazi della palestra comunale di ginnastica artistica di Curnasco (Treviolo).

 

http://www.massimilianofrassi.it/blog/condannato-a-4-anni-michelangelo-nava-maestro-di-karate.html

 

http://www.massimilianofrassi.it/blog/la-federazione-fijlkam-ha-rimosso-da-ogni-incarico-il-maestro-di-karate-pedofilo-mentre-lui.html

 

http://www.massimilianofrassi.it/blog/dicono-che-un-maestro-di-karate.html

– See more at: http://ginnasticatreviolo.teamartist.com/about/notices/#sthash.5iRRZWhr.dpuf >>

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